EFFE Elettronica Impianti


di Ivan Fonatti


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A cosa serve la video conferenza


Elementi fondamentali della videocomunicazione sono i sistemi di videoconferenza: si tratta di dispositivi espressamente progettati e realizzati per trattare in tempo reale la trasmissione di segnali audio e video in presenza di una banda ridotta. Se vogliamo fare un esempio significativo si tenga presente che la velocità di trasmissione con cui un lettore DVD invia le informazioni al televisore è di circa 8Mbps, mentre la videoconferenza è in grado di fornire dei segnali di qualità a partire da 128kbps, cioè a circa 1/64 della velocità richiesta: significa che è necessario comprimere i dati in tempo reale per fare in modo che questi riescano a fluire attraverso il canale di comunicazione disponibile. I sistemi di videoconferenza si basano su microprocessori dedicati e per questo sono in grado di svolgere questo compito in modo molto efficiente, con risultati superiori a quelli ottenibili con un pur potentissimo personal computer, che però non nasce specificatamente per svolgere solo questa funzione.

I sistemi disponibili sono diversi, sia per quanto riguarda le prestazioni che per la tipologia, che può essere classificata come:

- Videotelefoni: sono destinati a un uso strettamente personale, da collocarsi su di una scrivania.

- Set-top: sono destinati a gestire sale riunioni sia piccole che molto grandi e devono essere interfacciati con sistemi di visualizzazione quali televisori, monitor LCD o plasma, videoproiettori.

- Roll about: sono già dotati di schermi per la visualizzazione e possono servire sale riunione di medie dimensioni.

- Sistemi per integrazione: si affiancano ai sistemi di videoconferenza veri e propri per incrementarne le funzionalità.

- Sistemi portatili: leggeri e pratici sono la risposta a chi deve usare la videoconferenza in luoghi diversi.

- Webconference: sono soluzioni software che si accontentano di una banda internet anche molto ridotta.

La videocomunicazione è possibile anche fra modelli e marche diverse, poiché si basa su uno standard internazionale che viene rispettato da tutti i produttori: come non dobbiamo chiederci il modello del fax con cui vogliamo comunicare, così è anche per la videoconferenza.

 

L’infrastruttura

Per poter comunicare in videoconferenza è necessario anche possedere un canale di comunicazione: gli standard più diffusi oggi sono la comunicazione tramite linee telefoniche ISDN (standard H.320) e tramite reti con il protocollo IP (standard H.323).

Buona parte dei sistemi installati fino a ora si basa sulle linee ISDN, che era in pratica l’unico modo possibile di fare videocomunicazione fino a pochi anni fa, ma i nuovi sistemi che vengono installati possiedono ormai tutti la funzionalità di utilizzare reti IP, per cui conviene dotarsi di sistemi che possiedano tutte e due le tecniche.

Le linee ISDN permettono di avere 128kbps per ogni borchia utilizzata e i sistemi di ultima generazione lavorano bene già con una borchia, per quanto sia consigliabile averne almeno due, mentre i sistemi più evoluti arrivano a utilizzare fino a 3 linee o un accesso primario.

Le reti IP hanno una velocità che può essere anche molto elevata, ma che presenta un collo di bottiglia se si vuole passare attraverso internet: infatti le normali ADSL permettono di comunicare con ottime velocità in download, ma sono molto più limitate in upload: è necessario quindi valutare volta per volta quale sia lo standard di comunicazione più idoneo.


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